A Kering servono liquidi, perché i deludenti risultati del brand ammiraglio Gucci porteranno un minor flusso finanziario. Il gruppo, impegnato nel controllo dei costi, sta prendendo decisioni strategiche per risollevare il livello delle proprie casse.
A Kering servono liquidi
Il gruppo francese del lusso ha annunciato che l’utile operativo ricorrente del 2024 si aggirerà intorno ai 2,5 miliardi di euro. La cifra sarebbe la più bassa degli ultimi otto anni, inferiore ai 2,82 miliardi di euro attesi dagli analisti. Intanto, la quotazione del titolo ha perso oltre il 40% da inizio 2024. La congiuntura, oltretutto, non lascia pensare a un’imminente inversione di tendenza. Per questo Kering ha annunciato oggi 15 novembre di aver emesso un’obbligazione in un’unica tranche per un importo complessivo di 750 milioni di euro, con scadenza a 10 anni e cedola del 3,625%. “Questa emissione – si legge nella nota stampa – ci consente di rafforzare la flessibilità finanziaria”. Lo scorso marzo Kering aveva già emesso un’obbligazione da 1,75 miliardi di euro, pari a quasi un decimo del fatturato, la cui prima tranche da 1 miliardo ha scadenza a 8 anni e cedola 3,375%. La seconda da 750 milioni di euro, invece, è con scadenza 12 anni e cedola 3,625%.
Il disinvestimento
Secondo quanto riporta Glitz Paris, Kering starebbe valutando anche un’altra operazione di disinvestimento per apportare liquidità. “Due anni dopo aver acquisito quattro edifici per quasi 800 milioni di euro nel quartiere parigino di Place Vendôme, Kering ha ancora in programma di aprire lì un gigantesco negozio Gucci – scrive la testata –. Ora il gruppo di François-Henri Pinault vuole vendere gli immobili per tagliare i costi e mantenere solo una quota di minoranza”. Il gruppo vorrebbe vendere l’edificio principale del quartiere. (mv)
Foto Shutterstock
Leggi anche:
