Il calzaturificio francese Clergerie diventa statunitense. Titan Footwear, filiale del gruppo americano Titan Industries è il salvatore del brand transalpino finito in amministrazione controllata lo scorso marzo. Titan manterrà il 45% della forza lavoro (60 dei 134 dipendenti).
Crisi e (potenziale) rinascita
Fondato nel 1981 da Robert Clergerie, il brand era di proprietà del fondo Mirabaud Patrimoine Vivant attraverso French Legacy Group. Alla fine di marzo è finito in amministrazione controllata dopo che la pandemia e la guerra Russia-Ucraina hanno inferto la mazzata finale sul suo business. La corsa per Clergerie aveva tre pretendenti, ma alla fine il Tribunale Commerciale di Parigi ha scelto Titan Footwear.
La nuova produzione
Il marchio produceva nella fabbrica di proprietà nella storica capitale francese della calzatura: Romans-sur-Isère. Il nuovo proprietario ha dichiarato che manterrà 30 degli 83 posti di lavoro nel sito produttivo francese, 18 dei 35 dipendenti attivi nel retail (il marchio possiede 13 negozi a gestione diretta) e 12 impiegati su 21. Secondo Fashion Network, il laboratorio francese produrrà ora 500 paia a settimana, rispetto alle solite 1.500 paia. Questo perché parte della produzione sarà delocalizzata. Titan Footwear, infatti, lavora con terzisti in India, Marocco (dove Clergerie produceva già le sue scarpe in rafia) e Cina. A quanto pare, però, la produzione dovrebbe rimanere in Europa.
Il salvatore di Clergerie
Il salvatore di Clergerie ha sborsato 700.000 euro per acquistare il nome Clergerie e si è impegnato ad investire 6 milioni di euro per il rilancio. Il gruppo USA avrebbe generato un fatturato di 50 milioni di dollari nel 2022. A Footwear News, il CEO Joe Ouaknine, parlando di Clergerie, ha detto: “C’è molto lavoro da fare. Siamo gente di scarpe e c’è un solido seguito del marchio da cui trarre vantaggio”. (mv)
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