I titoli delle aziende italiane del lusso maggiormente esposte nel mercato cinese soffrono l’andamento negativo delle borse asiatiche. Non poteva essere altrimenti visto che un acquisto su tre nel lusso è fatto da un consumatore cinese. I titoli più penalizzati sono stati Salvatore Ferragamo, Tod’s e Brunello Cucinelli. Ma gli analisti economici rassicurano. “Bisogna guardare ad un trend di lungo periodo non alle reazioni nel breve: i mercati emergenti resteranno un motore di crescita per il comparto” ha detto Mario Ortelli di Bernstein mentre Luca Solca di Exane Bnp Paribas: “In precedenza la Borsa cinese è salita alle stelle ma le spese dei cinesi sono andate al trotto. Per questo mi aspetterei che neanche al negativo debba necessariamente essere un disastro”. Inoltre il 50% dei consumi del lusso è fatto da turisti, in aree diverse dal mercato d’origine, per cui diventa difficile valutare l’impatto di un singolo paese su un mercato globale. (mv)
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