Sarebbe dovuta essere oggi la scadenza per il varo ufficiale delle operazioni di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di San Miniato, ma non sarà così. Secondo indiscrezioni, si sarebbe aggiunto un nuovo soggetto interessato all’istituto di credito toscano: Giampiero Maioli (nella foto). Ad accostare il suo nome a Carismi è stato un articolo del Messaggero (ripreso dalla stampa locale). Maioli è l’amministratore delegato di Cariparma, plenipotenziario di Crédit Agricole in Italia. Bankitalia lo avrebbe convinto a riaprire i dossier Cassa di Rimini, Cassa di Cesena e, per la prima volta, Cassa di San Miniato. Ciò sarebbe avvenuto a Modena nei giorni scorsi, prima dell’inizio del Congresso Assiom Forez. Maioli avrebbe quindi confermato il suo interessamento per Carismi, chiedendo di avere tutta la documentazione. Il gruppo italo francese Crédit Agricole potrebbe a questo punto fare una valutazione sullo storico istituto del distretto conciario, ancora in attesa di un aumento di capitale da 130-160 milioni di euro. Dopo mesi di trattative (molte delle quali andate presto in fumo) rimangono ora tra le possibilità di salvataggio per Carismi il fondo panamense Barent’s e la cordata portata avanti da Vincenzo De Bustis. Intanto venerdì scorso Carismi (insieme a Cassa di Rimini, Cassa di Cesena e Nuova Cassa di Ferrara) è stata oggetto di una valutazione da parte del comitato di gestione del Fondo volontario, riunitosi a Roma. A quanto si è appreso, però, non è stata presa alcuna decisione perché il rappresentante di Bankitalia ha parlato della disponibilità di Crédit Agricole a tornare in gioco. Intanto la preoccupazione per le sorti di Carismi non può che aumentare: è stata confermata l’uscita di 13 lavoratori in prepensionamento dal 1° febbraio, mentre gli esuberi previsti – ad oggi confermati – dovrebbero essere di 109 dipendenti, comunque vicini alla pensione.
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