Non si conosce ancora il partner che permetterà alla Cassa di Risparmio di San Miniato di aumentare il proprio capitale e salvarsi, dopo il rosso di 67,6 milioni di euro registrato nel bilancio 2015. Il Consiglio di Amministrazione ha dato inizio al previsto iter autorizzativo e aggiornato il piano industriale. Tra le ipotesi previste: una “razionalizzazione degli sportelli” e un “piano esodo del personale, oltre alla cessione di una porzione rilevante del portafoglio crediti classificato a sofferenza e l’affidamento a primari operatori di mercato della gestione e del recupero di parte del portafoglio crediti deteriorato”. Data l’importanza di Carismi e della sua Fondazione per il territorio, i Sindaci del Comprensorio del Cuoio hanno espresso in una nota condivisa la loro preoccupazione: “Auspichiamo che la Fondazione possa detenere le risorse per mantenere anche nel futuro il ruolo di attore delle politiche nel terzo settore, nel welfare, nel sostegno alla cultura e allo sviluppo economico ed infrastrutturale della nostra comunità”. Inoltre nel comunicato si esprime timore per il futuro del “patrimonio umano della banca”. Si spera infatti che a banca riesca a tutelare i propri dipendenti in queste delicati passaggi “attivando opportuni percorsi di negoziazione che investano le organizzazioni sindacali ma anche le istituzioni locali”. (mvg)
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