Permira: per Golden Goose l’IPO è davvero la scelta giusta? L’insuccesso di quella di Dr. Martens e, soprattutto, il rallentamento del lusso non offrono certo una spinta a quella di Golden Goose. Un’operazione con la quale il fondo Permira, che controlla il brand di sneaker, sta cercando di raccogliere circa 1 miliardo di euro. La stessa società di private equity ha incaricato 7 banche di sottoscrivere quella che sarà una delle più grandi IPO in Europa il prossimo anno. Ma con quali rischi?
La scelta giusta
Permira ha vinto le scommesse su Valentino e Hugo Boss, ma sta perdendo quella che ha fatto per ultima. Parliano di Dr Martens, le cui azioni sono scese dell’80% dopo la quotazione in Borsa. Secondo Reuters, “affrettare il collocamento di Golden Goose mentre il segmento del lusso sta faticando per ritrovare il proprio splendore sembra rischioso”. Con inflazione e tendenze moda (il look casual chic sta perdendo vigore), il brand veneziano sta navigando controcorrente. Secondo le stime di Fitch, nel 2024, Golden Goose arriverà a 625 milioni di euro di ricavi, con una crescita dell’11%. Bel risultato, comunque lontano, però, dal +30% del 2022.
Più tempo per la cova
Per Reuters, se Golden Goose riuscisse a mantenere un margine di profitto di poco superiore al 30%, l’Ebitda del 2024 sarebbe di circa 200 milioni di euro. Per cui, applicando il multiplo di Moncler (12,2 volte) il brand avrebbe una valorizzazione di poco meno di 2,5 miliardi di euro. Meno dei 3 miliardi di euro che il marchio spera di ottenere, secondo quanto scritto dal Financial Times. Spingere la valutazione, come nel caso di Dr. Martens, rischia di lasciare poco valore extra per i nuovi investitori. In altre parole, conclude Reuters, “per raccogliere un vero uovo d’oro, Permira potrebbe aver bisogno di dare alla propria gallina (Golden Goose) più tempo per la cova”. (mv)
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