Si è aperta una gara tra fondi sovrani asiatici e arabi per rilevare una quota di minoranza di Dolce & Gabbana. Secondo il Corriere della Sera, che dà la notizia, in lizza ci sarebbero il fondo sovrano GIC di Singapore, già impegnato nella moda con Moncler, e Qatar Investment authority, che attraverso la holding Mayhoola controlla Valentino. In posizione defilata, poi, ci sarebbero il fondo saudita PIF e altri “colossi asiatici”. Dai vertici del brand milanese non smentiscono l’indiscrezione, ma invocano tempo.
L’obiettivo
“I tempi non sono maturi, ma non escludiamo la possibilità di aprire il capitale”, è il commento dell’amministratore delegato Alfonso Dolce che raccoglie il CorrSera. Il valore dell’operazione, per una società che ha chiuso l’ultimo bilancio a 1,8 miliardi di euro, non è noto, ma “sarebbe rilevante”. Alla luce del fatto che l’azienda in passato ha parlato della possibilità di accogliere soci finanziari che non ostacolassero “il valore etico” del brand, nonché “la sua crescita rispettosa”, l’ipotesi della cessione di una quota di minoranza di Dolce & Gabbana a un fondo sovrano non pare peregrina. A differenza di un private equity che pone maggiore pressione in termini di governance e risultati in vista della propria uscita, i fondi sovrani sono più discreti e pazienti. Per D&G, i soci ideali.
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