Dalla lettura delle note semestrali si capisce che nella calzatura c’è chi scende, come Vans e Ugg. E, vivaddio, c’è pure chi sale, come Steve Madden e Pollini (in foto, dai social, un suo modello). Il periodo gennaio-giugno è stato scivoloso per qualcuno. Tendenzialmente, ha premiato i brand che offrono modelli più formali (per il ritorno alle occasioni di uso). I marchi più sportivi e comfort, che viceversa avevano beneficiato della pandemia, si trovano con una base di confronto annuale più elevata. L’eccezione che conferma la regola è Hoka, che continua con la sua parabola ascendente.
Chi scende e chi sale
Deckers e VF
Nel primo trimestre del suo esercizio fiscale 2022-2023, Deckers Brands ha registrato il +22% delle vendite. Le entrate del marchio Hoka fanno il +55%, quelle mentre di Ugg il -2%. I ricavi netti di VF Corp., sempre nel periodo aprile-giugno, segnano il +3%. Ma il trimestre si chiude con una perdita netta di 56 milioni di dollari. The North Face è l’etichetta con le migliori prestazioni (+31%), mentre Vans registra il -7% Timberland il +8%.
Steve Madden
Da Steve Madden i ricavi del secondo trimestre sono in aumento del 34,5%. Un risultato in controtendenza rispetto alla media generale dei rivenditori, alle prese con l’inflazione e le sfide della supply chain. Il semestre si chiude con un lusinghiero +45% nelle entrate. Nonostante i buoni risultati, la società afferma di assistere al calo della spesa dei consumatori, poiché i prezzi salgono a livelli record.
E poi Aeffe
Aeffe paga il rallentamento della Cina, che condiziona Moschino. Complessivamente il gruppo romagnolo registra il +13,9% dei ricavi nel semestre. La nota negativa viene dall’utile netto (2,9 milioni di euro), inferiore a quello dell’anno scorso (13,3 milioni). I ricavi della divisione calzature e pelletteria conoscono il +17,6%. Le vendite di Moschino sono salite dell’8%, quelle di Pollini del 48% a cambi costanti. (mv)
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