La separazione tra LVMH e Stella McCartney è stata, per chi osserva le vicende da fuori, un fulmine a ciel sereno. Ma chi conosce i retroscena non è sorpreso: ciascuno dei due partner aveva le sue ragioni per decidere di divorziare. Il conglomerato francese, in particolar modo, aveva 111 mln di ragioni per farsi da parte: quelli che ha investito nel brand vegano dal 2019 senza cavarne in cambio nessun tipo di profitto.
Il retroscena
È Glitz Paris a pubblicare il retroscena. E a sostenere che è dalla primavera del 2023 che i due (ex) partner stanno pensando al divorzio. Stella McCartney (in foto, dai social) avrebbe affidato le chiavi della sua creatura a Divesh Makan, consulente aziendale e fondatore Iconiq Capital: conta, tramite le sue entrature, di trovare nuovi finanziatori tra la Silicon Valley e il jet set hollywoodiano. Dall’altro lato LVMH, che controllava il 49% del brand, “ha mostrato scarsa riluttanza all’idea di cedere la propria quota e ritirare i propri manager, Antonio Belloni e Sidney Toledano, dal board”. A buona ragione.
Oltre 111 mln di ragioni
Non è un segreto che Stella McCartney LTD non sia una società florida, per quanto mediaticamente strombazzata. Anzi: quando abbiamo dato un’occhiata ai suoi bilanci, abbiamo appurato che ha avuto bisogno del sostegno dei soci per ripianare le perdite ed andare avanti. Proprio su questo fonda la freddezza di LVMH. Dal 2019, scrive Glitz Paris, ha iniettato 111,2 milioni di euro nelle casse del brand vegano “senza mai riuscire a renderlo profittevole”. Abbastanza perché l’holding preferisse confermare McCartney nel ruolo consulente “nelle questioni di sostenibilità”, ma non in quello di socia in affari.
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