Fisco in casa Adidas: sospetta evasione di oltre 1,1 miliardi di euro. Anche ieri, mercoledì 11 dicembre, per il secondo giorno consecutivo, gli agenti del fisco si sono recati nella sede centrale di Adidas, a Herzogenaurach. L’operazione guidata dalla Procura europea è su vasta scala. La grana per la multinazionale tedesca arriva a pochi giorni da quella di Kering col fisco italiano per il marchio Alexander McQueen.
Sospetta evasione per Adidas
Oltre al quartier generale tedesco di Adidas, sarebbero state perquisite varie altre sedi aziendali. Per esempio, la fabbrica di Scheinfeld, il centro logistico di Rieste e, addirittura, anche le residenze private di 5 dipendenti (fonte Financial Times). L’operazione, su vasta scala, è stata ordinata da Eppo, la Procura europea, che ha dichiarato di aver avviato una “indagine penale” per “sospetti di evasione fiscale relativi a dazi doganali e imposte sulle vendite all’importazione”. Eppo non ha fatto il nome di Adidas, ma ha aggiunto che le sospette infrazioni sono avvenute in Germania e in Austria e sono “a scapito del bilancio UE”.
Più di 1,1 miliardi di euro
Il presunto danno fiscale arrecato da Adidas all’Europa ammonterebbe a più di 1,1 miliardi di euro. Lo ha detto al Financial Times una delle persone che ha subito la perquisizione domiciliare. Si tratta della stessa somma indicata per la prima volta dalla testata tedesca Handelsblatt, secondo cui il colosso dello sport è sospettato di aver dichiarato valori doganali falsi. Dal canto suo, Adidas ha dichiarato di non aspettarsi “alcun impatto finanziario significativo” dall’indagine e di essere a conoscenza dell’inchiesta “da diversi anni”. Il brand ha anche affermato che il problema è stato causato da “diverse interpretazioni delle leggi tedesche ed europee”. La maggior parte delle contestazioni si riferiscono all’IVA all’importazione che Adidas non avrebbe dichiarato e pagato. Poiché l’azienda riceverà rimborsi fiscali pari allo stesso importo, non incideranno sui profitti di Adidas. (mv)
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