Sembra il rimescolamento dei pezzi di un mosaico. Dove, alla fine, qualcuno non si trova più. In altre parole, Escada si salva da solo. Ma fino a un certo punto. A settembre il brand tedesco ha presentato istanza di fallimento. Anzi, per la precisione, a depositarla era stata una delle società che ne compongono il suo assetto: Escada SE. Ora, qualcosa si è mosso e a gestire la manovra, tutta interna, è il proprietario del marchio: Regent.
Escada si salva da solo
In altre parole, Regent ha ricomprato alcuni asset di Escada SE, salvandola dal fallimento. Altre attività del brand come i diritti sui marchi, fanno capo a un’altra società, quindi non sono stati dichiarati solventi e Regent ne ha mantenuto senza intoppi la proprietà. Altre parti del business di Escada sono, poi, divise tra USA e Inghilterra, il che ha reso complesso il salvataggio, rendendo Regent l’unico salvagente possibile.
Fino a un certo punto
Alla fine, Regent ha rilevato una parte delle attività di Escada SE, tra cui un negozio (quello di Monaco) degli 8 in portafoglio. Tutte “le altre attività non rilevate”, compresi i restanti 7 negozi, chiuderanno a fine febbraio 2021. Il che equivale alla perdita di 100 dei 180 posti di lavoro. Il marchio, sottolinea Fashion United, continuerà ad essere venduto attraverso i rivenditori.
Già nel 2009
Escada era già fallito nel 2009. La società fu venduta all’imprenditrice indiana Megha Mittal, che poi la cedette a Regent nel novembre 2019. Escada produce scarpe e borse in pelle in Italia. (mv)
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