Balzo in avanti di Furla che nel 2017 incrementa il suo fatturato del 23,5%, chiudendo a quota 499 milioni di euro. Erano 422 nel 2016. Lo riporta il portale Business of Fashion che indica come l‘ebitda dell’azienda sia cresciuto del 34,1%. Non si conoscono i profitti. Le vendite volano in Asia-Pacific (+50%), in Giappone (+15,4%) e nella regione Emea (+12,9%), che da sola pesa il 46% del fatturato. Bene anche gli Stati Uniti con un incremento del 9,6%. Ottima la performance degli articoli da viaggio, che hanno visto un aumento del 14,5%. “La crescita organica delle vendite conferma che la società ha una solida base finanziaria e la nostra crescita diffusa in tutti i mercati riflette i nostri sforzi per rafforzare ulteriormente la nostra rete di distribuzione”, ha dichiarato Alberto Camerlengo, ceo di Furla, azienda che gestisce 467 negozi monomarca di cui 253 di proprietà diretta. L’ingresso in Borsa viene però posticipato. Lo conferma l’investment e merchant bank Tamburi Investment Partners-TIP (titolare di una partecipazione in Furla), il cui presidente e ceo, Giovanni Tamburi, per definendo “impressionanti i ritmi di crescita del brand” non ne prevede la quotazione in Borsa prima del 2019. (mv)
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