Sono almeno quattro i corteggiatori di Gruppo Florence. I fondi di investimento e di private equity interessati, ovvero, a entrare nel capitale della holding. Che, però, ha anche un piano B alla cessione: secondo quanto scrive MFF, l’azionariato non esclude la possibilità della quotazione in Borsa.
I nomi
Dunque, i corteggiatori sono quattro e MFF fa pure i nomi. Uno è Permira, nome che era circolato già a dicembre. Ai tempi si leggeva anche che i soci di riferimento di Gruppo Florence (Vam Investments, Fondo Italiano d’Investimento e Italmobiliare) non avessero fretta di cedere. Invece pare che la situazione sia in accelerazione. Perché il dossier è in mano a BofA Merrill Lynch e Citi, che avrebbero trovato altri tre candidati: Carlyle, Advent International e Cinven.
C’è anche un piano B alla cessione
Gruppo Florence, ricorda MFF, è per il 65% sotto il controllo del consorzio Vam Investments, Fondo Italiano d’Investimento e Italmobiliare. E per il restante 35% sotto quello delle famiglie fondatrici delle 21 aziende aggregate in tre anni. Ora la compagine sociale è interessata alla “cessione di una partecipazione di rilevanza a un investitore di tipo finanziario”. Ma questo non esclude la possibilità di aprire il capitale a nuovi investitori attraverso il mercato azionario. L’IPO pare non essere la prima scelta, ma comunque una opzione apprezzata.
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