I conciatori veneti di Intesa Holding aderiscono all’Offerta Pubblica d’Acquisto promossa per SICIT Group da parte di CircularBidCo. In questo contesto, scrive Borsa Italiana, Intesa Holding “apporta l’intero pacchetto di 9.142.100 azioni in suo possesso, pari al 40,67% del capitale” di SICIT. Ma questo non vuol dire che la società dei conciatori veneti esca dall’azionariato di SICIT. “Una volta perfezionata l’OPA – continua Borsa Italiana –, il ricavato dal conferimento delle azioni sarà reinvestito da Intesa Holding per arrivare in via indiretta al controllo paritetico di SICIT con NB Renaissance”.
L’OPA
L’OPA per SICIT è iniziata il 14 giugno. La anima, come scrivevamo, CircularBidCo, “veicolo che fa capo al fondo di private equity NB Renaissance, rappresentato in Italia da Fabio Cané e Stefano Bontempelli, e Intesa Holding”. Ora si è arrivati all’adesione. “Il corrispettivo di 15,45 euro per azione è stato giudicato congruo dal board di SICIT Group – si legge su Borsa Italiana –. Ciò dopo i pareri di Nomura, incaricata dal CdA dell’emittente, e di Lazard, scelta dai quattro consiglieri indipendenti che hanno tutti votato in favore della valutazione di congruità”. Salvo proroghe, l’OPA scade il 7 luglio.
Il piano dei conciatori veneti di Intesa Holding
I conciatori veneti, dicevamo, non disinvestono, ma al contrario rilanciano. Per Intesa Holding “l’obiettivo è rimanere unico socio industriale di SICIT”. Il piano è “portare avanti con il supporto del partner finanziario NB Renaissance la crescita sul mercato globale – conclude Borsa Italiana –, lo sviluppo delle tecnologie e di nuovi progetti, mantenendo italiana la proprietà di una eccellenza nazionale”. SICIT è leader per le tecnologie della trasformazione dei residui della concia in biostimolanti per l’agricoltura e additivi per l’industria del gesso.
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