Abbiamo la data. L’IPO di Golden Goose è stato motivo di chiacchiericcio per tutta la primavera. Ora sappiamo che il brand delle sneaker di lusso fondato nel 2000 a Marghera approda a Piazza Affari il 21 giugno. Una volta incassata la capitalizzazione (stimata tra gli 1,7 e gli 1,9 miliardi a seconda del valore delle azioni), Golden Goose avrà le risorse per il piano di sviluppo che dovrebbe portarla dai 587 milioni di ricavi del 2023 alla soglia del miliardo entro il 2029. Come? Tramite lo sviluppo di nuovi mercati e nuove categorie merceologiche.
I dettagli dell’IPO di Golden Goose
Le premesse dell’IPO, racconta il Corriere della Sera, sono positive: “Secondo indiscrezioni, la quotazione avrebbe già ricevuto richieste di sottoscrizione triple rispetto all’ammontare offerto di 5-600 milioni”. Tra i big interessati all’operazione ci sarebbero Invesco, già socio di Zegna, che si dice intenzionato ad acquistare titoli per 100 milioni. E Marco Bizzari, ex CEO di Gucci ora consulente e investitore, oltretutto nel board di Golden Goose. L’IPO, entrando nel dettaglio, avviene in parte attraverso un aumento di capitale di 100 milioni che “fornirà al gruppo risorse per ridurre il debito”. Poi, si legge ancora sul CorrSera, tramite la cessione di 43 milioni di azioni (per 408/458 milioni di euro) da parte del fondo Permira. Alla fine dell’operazione risulterà scambiabile il 30% del capitale del brand.
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