Gli inglesi di Mulberry e Dr Martens hanno un problema comune: la marginalità a rischio. I primi incassano nella prima metà dell’anno una perdita. I secondi osservano un deludente calo del 5% degli utili ante imposte. Risultati causati dall’aumento dei costi e dall’inflazione che hanno messo sotto stress il mercato del Regno Unito. Intanto, Dr Martens annuncia un altro aumento dei prezzi. Mentre Mulberry verifica a ottobre e novembre un miglioramento delle vendite ed è fiducioso negli incassi generati dalle vendite natalizie.
Il problema comune di Mulberry e Dr Martens
Conti in rosso
Mulberry (a destra nella foto), il marchio di pelletteria con sede nel Somerset, ha registrato una perdita ante imposte di 3,8 milioni di sterline nel semestre aprile-settembre. L’anno scorso aveva invece riportato un utile di 10,2 milioni. I ricavi 2022 sono leggermente diminuiti da 65,7 a 64,9 milioni di sterline, con un calo del 10% nel secondo trimestre. Ciò è dovuto al fatto che le vendite retail nel Regno Unito si sono ridotte in quanto i consumatori hanno speso meno per far fronte all’aumento del costo della vita. Il brand afferma che le vendite sono migliorate da ottobre in poi rispetto all’analogo periodo del 2021.
Prezzi che aumentano
Dr Martens (a sinistra nella foto) aumenterà il prezzo dei suoi stivali del 6%. Compenserà l’incremento del costo della manodopera, dell’energia e delle forniture, comprese le suole e la pelle. L’aumento arriverà nei negozi il prossimo autunno. “Alzeremo i prezzi solo per coprire l’inflazione. Quest’anno abbiamo ritoccato i prezzi per la prima volta in due anni“, spiega il CEO, Kenny Wilson (fonte: The Guardian). Dr Martens ha registrato un calo del 5% dell’utile ante imposte a 44,7 milioni di sterline nel semestre chiuso il 30 settembre. Un risultato arrivato nonostante un aumento del 13% delle vendite a 418,6 milioni di sterline. Secondo la società, la minore redditività è stata causata dall’incremento delle spese di marketing, personale e nuovi negozi.
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