JBS chiede l’indennizzo ai fratelli Batista. Tyson Foods ne paga uno milionario. Nei giorni scorsi i vertici del colosso brasiliano della carne hanno deciso di avviare un procedimento arbitrale contro J&F Investimentos per le presunte perdite economiche che la società avrebbe subito in seguito alle inchieste degli anni passati. Il gruppo americano, intanto, chiude una vertenza di cui non si dice responsabile.
Indennizzo ai Batista
Il board di JBS, rispondendo al parere del comitato indipendente, ha deciso di avviare un procedimento arbitrale contro J&F Investimentos ed ex dirigenti, tra cui l’ex presidente Joesley Batista e suo fratello Wesley Batista, già CEO. L’azione legale servirebbe per ottenere un risarcimento in seguito alle presunte perdite economiche subite dalla società. Quelle, per intenderci, dovute al quadro di corruttele emerse dalle inchieste Lava Jato e Carne Fraca. La società aveva preso posizione già lo scorso ottobre, ma il board non poté esprimere la propria opinione a causa di un conflitto di interessi. Secondo quanto riporta valor.globo.com, se JBS dovesse vincere la partita sarà indennizzata e gli azionisti promotori dell’azione legale riceverebbero il 5% della cifra.
Tyson Food paga (ma scarica le responsabilità)
Il 19 gennaio, di fronte alla Securities and Exchange Commission, Tyson Foods ha comunicato di aver risolto tutti i reclami legati alla “In re Broiler Chicken Antitrust Litigation”. Secondo le accuse, Tyson Foods da gennaio 2008 insieme ad altre società che lavorano la carne di pollo avrebbe creato un cartello fissando i prezzi. Tyson Foods ha deciso di pagare 221,5 milioni di dollari, tuttavia non ha ammesso alcuna responsabilità. “La società ritiene che gli accordi garantiscano il migliore interesse dell’azienda e dei suoi azionisti al fine di evitare l’incertezza, il rischio, la spesa e la distrazione di un contenzioso protratto”. (art)
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