Per quei gruppi del lusso in difficoltà dal punto di vista delle vendite, la salvezza è nel mattone. Da mesi si intensificano le operazioni sul mercato immobiliare, dove si cerca di recuperare i guadagni persi sul mercato. Ecco le ultime operazioni (di senso inverso) di Kering e Armani, insieme a quella mancata di LVMH.
La salvezza è nel mattone
Kering starebbe pensando di creare una nuova società per gestire il patrimonio immobiliare da 4 miliardi di euro. L’obiettivo, scrive Il Sole 24 Ore, sarebbe valorizzalo attraverso la vendita o addirittura l’IPO. Il beneficio immediato per il gruppo che fa capo a François-Henri Pinault (in foto a sinistra) sarebbe di tipo contabile: l’operazione permetterebbe di scorporare una parte del debito dal bilancio. Considerando che quello del 2024 sarà uno dei peggiori degli ultimi anni a causa, soprattutto, della crisi di Gucci. Il progetto di Kering dovrebbe consolidarsi entro metà del 2025. Nella newco confluiranno una decina di immobili, tra cui alcune proprietà a New York e a Parigi acquistate nell’ultimo biennio. Dovrebbe invece restarne escluso l’immobile di via Montenapoleone a Milano che Kering ha acquistato lo scorso aprile per 1,3 miliardi di euro.
La voce da Parigi
A metà novembre Glitz Paris scriveva che Kering stava per mettere in vendita quattro edifici parigini. Negli immobili, acquistati per quasi 800 milioni di euro, doveva nascere un gigantesco negozio Gucci. Secondo la testata il gruppo vuole liquidare le quattro proprietà per tagliare i costi e mantenere solo una quota di minoranza. Il Sole 24 Ore conferma ora che l’obiettivo di Kering era cedere l’80% di ciascuno di questi edifici. Finora non ha però ricevuto offerte soddisfacenti.
L’investimento di Armani
Intanto il gruppo che porta il nome di Giorgio Armani (in foto a destra) ha acquistato da Hines l’ex sede milanese di Deloitte in via Tortona 25. In particolare, Armani ha acquistato uno dei quattro edifici che verranno riqualificati (da Hines), uno stabile di circa 9.200 metri quadrati su 9 piani. L’acquisizione, sottolinea Milano Finanza, amplia il complesso immobiliare di circa 50.000 metri quadrati di via Bergognone già di proprietà di Immobiliare srl, real estate holding di Armani. Che nello scorso settembre, dopo aver investito a Dubai e Città del Messico, ha avviato il progetto per realizzare un complesso immobiliare di lusso a Rio de Janeiro.
LVMH a vuoto
Nelle ultime settimane LVMH e Venezia non vanno molto d’accordo. Dopo lo scoppio della questione sulla improvvisa chiusura del Fondaco dei Tedeschi, il gruppo francese ha perso la corsa per accaparrarsi l’Hotel Bauer (5 stelle, sul Canal Grande). Che è finito, invece, nelle mani dei ciprioti di Mohari Hospitality per una somma che si aggirerebbe sui 300 milioni di euro. Secondo i rumors riportati da Corriere del Veneto, questa maxi-offerta ha battuto quella di Bernard Arnault. (mv)
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