Il marchio Tom Ford resterà negli USA o volerà in Francia? In questo preciso momento, sembra più accreditata la prima ipotesi perché Estée Lauder avrebbe superato i rivali di Kering. Infatti, avrebbe avviato trattative esclusive con il brand che l’omonimo stilista ha fondato dopo aver lasciato la direzione creativa di Gucci. Base di partenza: 2,8 miliardi di dollari all inclusive: debito compreso. Non è Kering, dunque, il pretendente più accreditato per concludere l’operazione. Estée Lauder acquisirà anche il business legato all’abbigliamento, un settore in cui non ha molta esperienza.
Non è Kering
Sembrava pronto a finire sotto l’ombrello di Kering. Invece pare quasi certo (una certa dose di cautela, in queste faccende, è sempre opportuna) che Tom Ford finirà nelle mani di Estée Lauder, gruppo specializzato nella cosmetica. La settimana scorsa sarebbe infatti iniziata la trattativa esclusiva per definire i dettagli dell’operazione finanziaria. Il prezzo di Tom Ford si aggirerebbe sui 2,8 miliardi di dollari. L’anno scorso la società di cosmetica aveva speso circa 1 miliardo per assicurarsi il gruppo canadese del beauty Deciem.
La sfida per Tom Ford
Secondo quanto riporta il Financial Times, Estée Lauder ha da tempo un accordo di licenza per i prodotti di bellezza e le fragranze di Tom Ford, che avrebbe potuto complicare un eventuale accordo con Kering. Le trattative tra Ford e Pinault si sarebbero arenate poiché entrambe le parti non sono riuscite a raggiungere un accordo su una serie di fronti. Il sorpasso di Estée Lauder genera, comunque, alcune perplessità negli analisti. Se per Tom Ford beauty e occhialeria sono attività redditizie, la parte più debole dell’affare sarebbe la divisione moda dove Estée Lauder non ha grande esperienza. (mv)
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