È una questione di prezzo. Secondo Interbrand, graduatoria che calcola il valore dei brand, a determinare il successo delle griffe del mass market è la capacità di coniugare qualità crescente delle collezioni al pricing giusto. E così, guardando ai marchi della moda, l’ultima edizione fotografa lo stradominio di H&M (22,6 miliardi di dollari) e Zara (16,7 mld), che staccano in maniera significativa le griffe del lusso e del premium. Ai piani alti troviamo Gucci (9,4 mld), Burberry (5,3 mld), Dior (4,9 mld) e Ralph Lauren (4 mld). A conclusioni simili, pur con metodo diverso, arriva l’indice Forbes. Che vede sì Dior scalare 27 posizioni (189esimo posto assoluto), con turn over di 43,6 miliardi di dollari e profitti a 1,9 mld, ma vede in seconda posizione nel ranking del fashion Nike (33,8 miliardi di dollari di fatturato e 4 miliardi il profitto) e Inditex al terzo. Per dare una misura del distacco, mentre il gruppo spagnolo proprietario di Zara occupa il 276esimo posto nell’elenco, Kering (Gucci) si piazza al 471esimo ed Hermès all’835esimo.
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