L’offerta della cordata per salvare Moreschi: cosa sappiamo finora

L’offerta della cordata per salvare Moreschi: cosa sappiamo finora

La produzione Moreschi potrebbe tornare a Vigevano. Ma non nella vecchia sede. Emergono nuovi dettagli sull’offerta da 1,8 milioni di euro che è stata presentata per rilevare il marchio e i materiali (materie prime e prodotti finiti). Un’offerta che fa sperare tutta la città.

Un finanziatore sudafricano per Moreschi

La proposta per comprare Moreschi è stata avanzata da una società italiana che esercita l’attività di commercializzazione delle calzature e ora vorrebbe anche produrle. Alle sue spalle ci sarebbe un finanziatore sudafricano. L’offerta è stata posta come base dell’asta pubblica che resterà aperta sino al 30 marzo 2025. La proposta di 1,738 milioni di euro valuta il marchio Moreschi 600.000 euro. Il resto consiste nella valutazione dei materiali (i pellami in particolare), delle calzature (comprese le circa 2.000 paia sequestrate a novembre 2024), dell’affitto del negozio di via Manzoni a Milano, dei macchinari e degli arredi dello stabilimento. Lo riporta l’Informatore Vigevanese. La valutazione minima del marchio Moreschi presentata dai curatori fallimentari era di 2,2 milioni di euro. Poi crollata a causa dell’inattività del marchio sul mercato.

 

 

Potrebbe ritornare a Vigevano

L’elemento che fa ben sperare è che il curatore Paolo Gorgoni, nella presentazione dell’offerta al Tribunale di Pavia, scrive come “nel corso della due diligence tecnica, gli esponenti (del soggetto offerente ndr) hanno manifestato (verbalmente ndr) l’intenzione di riavviare la produzione industriale in un diverso sito nel territorio vigevanese”. La produzione iniziale sarebbe troppo esigua per poter essere svolta dentro l’ampio fabbricato industriale, abbandonato dalla scorsa estate. I proprietari, la società Cotto Srl di Milano, sembra stiano cercando imprese interessate ad occuparlo. (mv)

Immagini Moreschi

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