Tempi duri per la moda, molto duri per quelli al di là della Manica. Dove da un lato Burberry scivola fuori dal FTSE 100 della Borsa di Londra. E dall’altro Farfetch, a capo di una lunga stagione di crisi, inizia a sbaraccare le attività.
Burberry scivola in Borsa
Mal comune, mezzo gaudio: dall’indice FTSE 100 (le 100 società meglio capitalizzate della Borsa di Londra) rischiano di uscire anche EasyJet e Frasers Group. Ma di certo, alla luce del profit warning di luglio e della conseguente tempesta dirigenziale, la caduta di Burberry fa maggiore rumore. Come riepiloga The Times, i numeri sono inclementi: il valore del titolo ha segnato il -30% negli ultimi tre mesi, mentre la capitalizzazione di Borsa è scesa al di sotto dei 2,5 miliardi di sterline. Valori insufficienti per restare nel FTSE 100. La retrocessione, oltretutto, minaccia di complicare ulteriormente i piani del brand londinese, perché i fondi (specie quelli “tracker”, cioè gli indicizzati) venderanno il proprio pacchetto di azioni, indebolendo ancora di più il titolo.
E Farfetch sbaracca
A proposito di aziende inglesi (anglo-lusitane, ormai di proprietà coreana, per essere più precisi) si registrano novità anche in casa Farfetch. La controllante Coupang ha deciso di chiudere Farfetch Platform Solutions, la divisione che si occupava di fornitura di servizi per e-commerce e vantava tra i clienti Harrod’s e Rebook. Secondo MFF, in questo modo Coupang intende snellire ed efficientare le attività di un gruppo che a fine 2023 era sull’orlo del baratro e ancora nell’ultima trimestrale segna numeri negativi. Restano da capire, adesso, le intenzioni su NGG Group, la società che controlla Off-White e Palm Angels (tra gli altri) che Farfetch ha acquisito nel 2019 e che ora è sul mercato.
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