LVMH Luxury Ventures ha acquisito una quota di minoranza del marchio svedese Our Legacy. È l’ennesimo investimento di Bernard Arnault che, oltre alla sua nota fama predatoria, dimostra di selezionare accuratamente gli obiettivi dei suoi investimenti. Ad agitare LVMH c’è, intanto, il modo con cui sarebbe avvenuto il presunto licenziamento della direttrice delle risorse umane Chantal Gaemperle.
L’investimento
LVMH Luxury Ventures, prendendo una quota di minoranza di Our Legacy, mette a segno un investimento di nicchia: il marchio vanta un fatturato di 40 milioni di euro nel periodo luglio 2023-giugno 2024. Il brand, però, è in decisa crescita: grazie anche alla tendenza del quiet luxury, ha quintuplicato i ricavi negli ultimi tre anni. Business of Fashion, che ha diffuso la notizia, segnala come questo sia il secondo investimento di LVMH in un marchio di culto negli ultimi anni, dopo aver acquisito una partecipazione in Aimé Leon Dore di Teddy Santis nel 2022.
La possibilità di sviluppo
Da Our Legacy affermano di aver respinto diversi corteggiatori finché non è arrivato LVMH. Il marchio utilizzerà le nuove risorse finanziarie per rafforzare le operazioni e sviluppare più velocemente la prossima fase di crescita. Inclusa l’apertura di negozi monomarca nelle principali città del mondo. Tra i prodotti best seller del marchio svedese c’è anche lo stivale Camion da 600 dollari, in pelle italiana di vitello e intersuola in pelle tedesca. “Penso che il cliente abbia visto il nostro valore – ha affermato il co-fondatore Jockum Hallin – in un momento in cui le persone si stavano allontanando dalle sneaker in edizione limitata e desideravano un atteggiamento più discreto e maturo nell’abbigliamento”.
Le tensioni
LVMH è protagonista di un presunto burrascoso licenziamento. Dopo 17 anni nel suo ruolo, Chantal Gaemperle, 62 anni, membro del board di LVMH, sarebbe stata accompagnata all’uscita dagli agenti della sicurezza del gruppo dal suo ufficio all’ottavo piano. Un licenziamento in tronco che, secondo quanto riporta Fashion Network, arriva dopo un’indagine interna sui benefit in natura ricevuti dai marchi del gruppo. (mv)
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