M&A, da Mytheresa che prende YNAP a Frasers che sale in Mulberry

M&A, da Mytheresa che prende YNAP a Frasers che sale in Mulberry

Da Mytheresa che prende YNAP al fondo svizzero Evoco che assume il controllo di Manebì. Passando dalla crisi di Y/Project e dalla saga Mulberry. Tra sorprese e conferme, le operazioni di M&A nel mondo della moda e del lusso continuano a ritmo incalzante.

Mytheresa che prende YNAP

L’operazione più grande è quella in cui Richemont cede (finalmente) l’ex gigante dell’e-commerce YNAP a Mytheresa. In base agli accordi divulgati, Richemont prevede una svalutazione di 1,3 miliardi di euro. Venderà YNAP con una posizione di cassa di 555 milioni di euro e zero debiti. Sempre Richemont, in cambio di una partecipazione del 33% in Mytheresa, metterà a disposizione una linea di credito revolving di 100 milioni di euro della durata di sei anni. “Con questa transazione, Mytheresa mira a creare un gruppo del lusso digitale, multimarca e dominante in tutto il mondo”, ha affermato il CEO Michael Kliger. Lo stesso CEO prevede di separare la divisione off-price di YNAP, interrompere i suoi servizi white label e integrare i suoi marchi di e-commerce con la piattaforma tecnologica di Mytheresa. Si prevede che la transazione si concluda nella prima metà del 2025.

 

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I problemi di Mulberry

Mulberry sempre più nel caos. L’azionista di minoranza Frasers ha dichiarato che avrebbe acquistato circa 4 milioni di azioni del brand a 100 penny l’una. La mossa arriva pochi giorni dopo che il board del marchio britannico ha respinto la proposta di acquisizione dello stesso Frasers. Il fondatore di Mulberry, Roger Saul, ritiene che il marchio sia diventato troppo dipendente dalle borse, mentre con This is Money ha invocato l’arrivo di LVMH. Intanto il miliardario malese Ong Beng Seng, scrive WWD, è coinvolto in uno scandalo di regali a Singapore, dove lo accusano presso la Corte di Stato di ostruzione alla giustizia e favoreggiamento perché avrebbe ricoperto di omaggi, viaggi e biglietti gratuiti per eventi sportivi l’ex ministro dei trasporti di Singapore, Subramaniam Iswaran. Ong Beng Seng e sua moglie Christina Ong attraverso il veicolo d’investimento Challice detengono il 56% di Mulberry.

Il declino di Y/Project

Il rapido declino di Y/Project è cominciato nel giugno scorso con la scomparsa del presidente e co-fondatore Gilles Elalouf. All’inizio di settembre lo storico direttore creativo Glenn Martens ha lascito il brand, che dal 26 settembre è in amministrazione controllata. In-carnation, società francese proprietaria del marchio, è in cerca di un acquirente. Secondo WWD, c’è tempo fino al 16 ottobre per presentare un’offerta per la società, che conta 24 dipendenti e ricavi di poco inferiori a 11 milioni di euro nel 2023.

Evoco compra Manebì

Manebì ora è di Evoco. Il fondo di private equity ha acquistato le quote da Milano Investment Partner (fondata e guidata da Angelo Moratti) e dai fondatori Antonello Benati e Vera Drossopulo Bogdano. Moratti proseguirà il suo impegno in Manebì (ricavi tra 15 e 20 milioni di euro) con ACM-Angel Capital Management, un’altra sua holding di investimento. Partito come marchio di espadrillas fatte a mano in Spagna, Manebì ha poi ampliato l’offerta includendo calzature in pelle e abbigliamento resort. (mv)

Foto da Mulberry

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