Moreschi, Pinko, Conbipel, Coin e Benetton: 5 proposte per 5 crisi

Moreschi, Pinko, Conbipel, Coin e Benetton: 5 proposte per 5 crisi

Cinque soluzioni per 5 crisi, con un unico obiettivo, il rilancio. Lo cercano Moreschi, Pinko, Conbipel, Coin e Benetton. Cinque casi molti diversi tra loro e con diversi fili conduttori.

La prima delle 5 crisi

Nel travagliato caso del calzaturificio Moreschi di Vigevano c’è una sorpresa positiva. Secondo il curatore giudiziale una società italiana ha presentato un’offerta per rilevare il marchio, i macchinari e le 7.000 paia di scarpe giacenti in magazzino. La richiesta è di 1,8 milioni di euro, come riporta La Provincia Pavese. In attesa, la liquidazione dell’azienda proseguirà il suo corso, cercando di soddisfare i creditori.

 

 

Il dossier di Pinko

Il prossimo 18 febbraio scadono i termini della moratoria che il Tribunale di Parma ha concesso a Cris Conf di Fidenza, più conosciuta per il marchio Pinko. L’azienda, che impiega circa 500 dipendenti, ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi. In assenza di informazioni sull’andamento della procedura, i sindacati hanno chiesto un confronto con la proprietà per poter fare luce sul futuro della forza lavoro. Lo riporta Il Sole 24 Ore.

Schiarita per Conbipel

Sono pervenute 5 offerte vincolanti per l’acquisto della società Btx Italian Retail and Brand, che possiede il marchio Conbipel. La più idonea è risultata quella avanzata da due aziende che fanno capo all’imprenditore Andrea Turati e capeggiate dalla comasca Euroseta, fornitrice di Conbipel da circa 10 anni. Godono del supporto di Invitalia e del fondo Sace per il sostegno alle imprese. Verrebbe garantito il posto di lavoro a circa 800 dipendenti su un totale di 1.100. La proposta, scrive RaiNews, dovrebbe coinvolgere 104 punti vendita, dopo che 31 negozi sono stati già chiusi.

Coin cerca il rilancio

Coin vuol garantire la continuità aziendale e i 1.390 posti di lavoro. Nel giugno scorso l’azienda ha avviato una procedura di composizione negoziata per rilanciarsi. La novità arriva da una cordata di imprenditori che verserebbe 21,2 milioni di euro. La proposta deve avere il via libera del Tribunale di Venezia. Secondo il Corriere della Sera, parteciperebbero a questo aumento di capitale in particolare la società Mia, che fa capo a Marco Marchi di Liu Jo ed Eccellenze Italiane, e la Sagitta Sgr, riconducibile a Europa investimenti (gruppo Arrow global) che aveva acquisito circa il 70% dei crediti di Coin. Un ruolo minore hanno Stefano Beraldo, CEO di OVS, Jonathan Kafri, imprenditore dell’alberghiero, ed Enzo De Gasperi, fondatore dell’omonimo marchio di design.

La ristrutturazione di Benetton

Anche Benetton sta facendo una drastica cura dimagrante per contenere i costi. L’azienda ha proposto la rimodulazione dell’orario di lavoro per 200 dipendenti: turni di lavoro da otto ore per cinque giorni, rispetto alle attuali sei ore per sei giorni. Inoltre, il CEO Claudio Scalzo ha deciso di cessare le attività in Serbia, come già fatto in Croazia e Tunisia. Le operazioni per la chiusura dello stabilimento iniziano oggi martedì 11 febbraio con la riduzione di un terzo del personale. Per poi arrivare alla completa chiusura dello stabilimento produttivo serbo entro due o al massimo tre mesi, riporta MF Fashion. (mv)

In foto (dai social) a sinistra un look Conbipel, a destra Moreschi

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