Mulberry: Frasers non molla, tra gli azionisti volano gli stracci

Mulberry: Frasers non molla, tra gli azionisti volano gli stracci

Frasers non molla, vuole Mulberry. Nelle ultime ore l’azionista di maggioranza Challice ha rifiutato una seconda offerta da Frasers (azionista di minoranza), mentre l’azienda “valuterà la propria posizione”. Segue un botta e risposta poco “british” tra i due azionisti.

Frasers non molla

Nuovo scontro tra soci in casa Mulberry. Challice e il marchio britannico di pelletteria avevano rifiutato una prima offerta di 130 pence per azione da parte di Frasers. Venerdì scorso (11 ottobre 2024) è arrivato il secondo tentativo di acquisizione da parte di Frasers: 150 pence per azione. Challice non solo ha rifiutato, ma ha mandato messaggi al vetriolo al socio. “Challice ritiene che questo sia un momento inopportuno per la vendita di Mulberry. Si rammarica, in particolare, della distrazione che la possibile offerta sta portando all’azienda e al suo team dirigenziale in questo momento. Challice spera che, rendendo chiara la sua posizione, Frasers sarà incoraggiata ad annunciare che non intende fare un’offerta per Mulberry” (fonte The Guardian).

 

 

Tra gli azionisti volano gli stracci

La risposta di Frasers non si è fatta attendere. L’offerente segnala come “non esiste un piano commerciale in questo momento, né di turnaround né di altro tipo”. E ha palesato “notevoli riserve sul fatto che i 10 milioni di sterline raccolti con la sottoscrizione saranno sufficienti a sostenere l’azienda nel breve e medio termine” (fonte Marketscreener). Insomma, a Mulberry servono i soldi, e i soldi ce li abbiamo noi, parrebbe la sintesi di quel che dice Frasers.

Il board prende le distanze

Il board di Mulberry prende le distanze tra i due litiganti e questa volta non dice “No” all’offerta di Frasers. Ma afferma di star lavorando con i consulenti per valutare la posizione della società. Anche perché, alle attuali condizioni, la posizione del CdA di Mulberry si è fatta complicata. Una sua possibile decisione potrebbe portare conseguenze importanti per il futuro del marchio che sta attraversando un periodo critico dal punto di vista del business. (mv)

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