La divisione Prodotti in Pelle e Selleria, che da sola (695,9 milioni di euro) vale oltre il 50% del giro d’affari complessivo (1,3 miliardi) di Hermès, sono in crescita del 15% a cambi costanti. A sostenere lo sprint delle vendite, comunica la griffe francese, è la varietà della proposta, certo, ma soprattutto il riscontro commerciale di alcuni modelli: Constance, Verrou, Halzan e Lindy, insieme ai classici Birkin e Kelly. Hermès, ancor di più, nell’analizzare i dati del primo trimestre 2017 si compiace del meccanismo di consegna dei prodotti, che ha accompagnato la performance positiva, e ricorda gli investimenti per il sito produttivo nella regione della Franche-Comté (Franca Contea), che porterà a 15 le manifatture di proprietà in Francia. Il periodo di confronto, gennaio-marzo, pone una base favorevole, perché il primo trimestre del 2016 ha segnato per Hermés la maggior fase di difficoltà dopo gli attentati di Parigi. E la maison parigina mantiene una certa prudenza nelle aspettative per l’anno in corso. L’avvio, però, è positivo. I ricavi consolidati del gruppo sono in crescita del 13,5%, con crescita organica in tutti i mercati: Europa (+9%), Asia (+16%) e Americhe (+14%). Unica nota stonata il mercato francese (+4%), dove però pesa il clima d’attesa generato dalla campagna per le Presidenziali.
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