L’Economia del Corriere della Sera li definisce gli “scattisti” di Piazza Affari (foto Imagoeconomica). Cioè i titoli, tra quelli quotati a Milano, che “con l’arrivo della ripresa economica saranno in grado di massimizzare gli effetti dell’euforia post pandemia”. Nella top ten, però, ce n’è solo uno del mondo del lusso. In un ranking dominato da titoli come CNH, gruppo italo-statunitense delle macchine per agricoltura e costruzioni quotato a Milano e New York, e Campari, che non ha bisogno di presentazioni, spicca Moncler.
Solo uno
Nel metodo di analisi, spiegano da L’Economia, si è prestata grande attenzione al pricing power. Vale a dire alla capacità delle aziende “di controllare il proprio mercato di riferimento essendo in grado di scaricare sul cliente finale gli aumenti di prezzo”. Moncler, che già viene dal +20% nell’ultimo anno, è forte proprio sulla relazione con il cliente. È “un brand di fama mondiale – si legge nell’analisi – che non avrà difficoltà ad aumentare i prezzi di vendita nell’ipotesi di boom della domanda”.
La fortuna di Remo e del lusso
C’è poco da dire, è il momento di Remo Ruffini. Al quale, d’altronde, dedichiamo la cover story de La Conceria n.1. Intanto c’è chi, come gli analisti di Beremberg, invita alla prudenza, perché è vero che Moncler ha tanti punti di forza, ma questi già si riflettono “nella ricca valutazione del titolo”. Ma c’è chi, come Exane BNP Paribas, ci crede e alza il “prezzo obiettivo sul titolo da 48 a 54 euro”. Lo scenario per alcuni player del lusso, ed è già emerso da altre analisi internazionali, è positivo. “Dopo un difficile 2020 – sostengono in Exane BNP Paribas –, prevediamo che il settore del lusso rimbalzi del 10% nel 2021. Le nostre top ideas sono LVMH, Kering, Moncler, Richemont e Ferrari per il lusso europeo. Tapestry per quello USA”.
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