Richemont, finalmente una gioia: +10% nel terzo trimestre

Richemont, finalmente una gioia: +10% nel terzo trimestre

Nel trimestre concluso lo scorso 31 dicembre 2024, il colosso del lusso Richemont ha registrato un aumento delle vendite del 10%, raggiungendo i 6,2 miliardi di euro. La crescita è stata positiva quasi in tutte le regioni, trainata dall’Europa (+19%) e dalle Americhe (+22%), ad eccezione dell’Asia, dove le vendite sono diminuite del 7%, principalmente a causa di un calo del 18% combinato in Cina continentale, Hong Kong e Macao. La divisione gioielleria, che comprende Cartier e Van Cleef & Arpels, è cresciuta in un anno del 14% a 4,5 miliardi di euro, mentre il settore moda con marchi come Alaïa, Chloé, Peter Millar e Gianvito Rossi è cresciuto dell’11%.

Il boom di Richemont

“Tutte le regioni hanno registrato una crescita a doppia cifra, tranne l’Asia-Pacifico guidata da un -18% in Cina. Le Americhe invece continuano ad essere trainate da una forte domanda locale. Consideriamo questo segnale incoraggiante” sottolineano gli analisti di Bernestein guidati da Luca Solca. “La nomina di giovani talenti interni con comprovata esperienza in ruoli chiave e precedenti esperienze nel settore, come Louis Ferla e Catherine Rénier, rispettivamente CEO di Cartier e Van Cleef, è rassicurante e sottolinea come il presidente e azionista di controllo Johann Rupert stia pianificando il prossimo decennio di crescita di Richemont”, aggiunge Citi Research. Più cauto, nonostante l’eccellente performance di Richemont, Jon Cox, analista di Kepler Cheuvreux. “Probabilmente è troppo presto per dire se si tratta di un nuovo punto di inflessione per il settore dei beni di lusso, ma certamente è molto incoraggiante”.

 

 

I canali distributivi

Tutti i canali di distribuzione hanno registrato una crescita delle vendite. Il retail ha registrato un incremento dell’11%, il wholesale è cresciuto del 4%, mentre le vendite online hanno fatto registrare  un +17%, ancora una volta grazie alle categoria gioielli e alla categoria moda e accessori. Numeri positivi, quindi, anche al netto del fatto che il gruppo a inizio 2024 non era sfuggito alla perdita di domanda di prodotti di lusso sul mercato globale. Nel primo trimestre si era registrato un calo dell’1% su base annua, mentre nel secondo un aumento dell’1%. Anche in quel caso a trainare erano stati i gioielli, alimentando i rumors su una possibile cessione di Richemont dei marchi legati a moda e accessori. Solo il mese scorso Miss Tweed aveva annunciato che il CEO del gruppo Nicolas Bos si sarebbe preparato a cedere proprio i marchi di moda e pelletteria, su tutti Montblanc.

Immagini Chloé e Gianvito Rossi

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