Richemont sarebbe disposta a spendere 100 mln per Gianvito Rossi. È l’ultimo rumor della battaglia che si sarebbe innescata per rilevare il calzaturificio romagnolo. Battaglia ingaggiata dal gruppo svizzero e OTB-Only The Brave di Renzo Rosso, che non ha fatto mistero del proprio apprezzamento per l’azienda di San Mauro Pascoli. Stando a quanto scrive il Resto del Carlino, Richemont si sarebbe portato in vantaggio con l’offerta da 100 milioni di euro, ovvero la soglia di fatturato che Gianvito Rossi supererà quest’anno.
100 mln per Gianvito Rossi
Gianvito Rossi, dunque, sarebbe in procinto di passare in mani elvetiche. A rivelarlo è il Resto del Carlino che cita una fonte anonima “molto vicina alle parti coinvolte”. Una conferma ufficiale è attesa nelle prossime ore. Richemont avrebbe così bruciato la concorrenza di OTB, che per primo aveva corteggiato il calzaturificio romagnolo. “Di Gianvito Rossi posso dire soltanto che è una bellissima azienda”, aveva risposto qualche giorno fa il boss Renzo Rosso a una precisa domanda. Una risposta che, priva di una smentita delle voci circolate con insistenza circa un suo interessamento nei confronti dell’azienda romagnola, è da interpretare come un’ammissione del corteggiamento.
La parabola
Gianvito Rossi è il figlio di Sergio Rossi. Ha deciso di separarsi dall’azienda di famiglia nel 1999. Per poi fondare il marchio eponimo nel 2006. L’azienda ha archiviato il 2022 con 99 milioni di euro di ricavi (+35% rispetto al 2021). E quest’anno stava viaggiando per tagliare il traguardo dei 100 milioni. La stessa cifra che sarebbe disposto a sborsare Richemont per prenderselo. L’operazione, qualora fosse confermata, darebbe al colosso elvetico la possibilità di integrare il calzaturificio con gli altri marchi che già controlla: Alaïa, Az factory, Chloé, Delvaux, Peter Millar, Montblanc e Dunhill. (mv)
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