Shandong Ruyi è stata costretta a cedere il 23% di SMCP a Glas, società fiduciaria formata dai suoi creditori. Questo perché il conglomerato cinese non ha rimborsato 250.000 euro in obbligazioni convertibili in azioni in scadenza il 21 settembre e con termine ultimo il 30 settembre. Il passaggio di quote, che porta con sé anche il 28,99% dei diritti di voto, non risolve la questione. European TopSoho, la filiale lussemburghese tramite cui Shandong Ruyi controlla SMCP, si sente vittima di un complotto e promette guerra legale. Mentre i creditori (BlackRock, Carlyle, Anchorage, Boussard e Gavaudan) annunciano l’intenzione di cedere la quota appena acquisita.
Per il 23% di SMCP
La faccenda di natura finanziaria sembra complicata, ma non lo è. In sintesi i proprietari di SMCP non sono riusciti a rimborsare un debito e ai creditori è spettato il controvalore in azioni. A complicarla sono le conseguenze. European TopSoho dice di aver avviato procedimenti legali nel Regno Unito nei confronti di Glas, di Celf Advisors (affiliata di Carlyle) e di BNP Paribas (custode delle azioni SMCP date in garanzia). Secondo Reuters, European TopSoho sostiene che le parti hanno “cospirato con mezzi illeciti per causare perdite alla società, mettendola nella posizione per essere scalata a un valore inferiore”.
La risposta dei creditori
A loro volta da Glas ribadiscono di detenere il 23% di SMCP solo a seguito del default del suo azionista di maggioranza. Glas afferma che potrebbe già esercitare diritti di voto, anche se il trasferimento delle azioni agli obbligazionisti potrebbe avvenire materialmente dal 19 ottobre. Tuttavia, i creditori indicano che non intendono assumere il controllo della società. Cercano, al contrario, un acquirente. SMCP, che è tra l’incudine e il martello, ha assicurato che la situazione “non influisce sulla propria finanza e né sulle proprie operazioni”. (mv)
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