Simest, la moratoria sui prestiti promessa da Urso sarebbe vicina

Simest, la moratoria sui prestiti promessa da Urso sarebbe vicina

La moratoria sui prestiti garantiti da Simest è più vicina. Inoltre, da domani (11 dicembre 2024), le PMI del settore moda potranno accedere anche ai fondi messi a disposizione dal Governo per “favorire la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti”.

La moratoria sui prestiti

Sarebbe molto vicina alla delibera una delle tante richieste avanzate dal settore moda al governo. In altre parole, la moratoria sui prestiti garantiti da Simest ed erogati a favore delle PMI durante la pandemia. Infatti, a seguito della crisi del comparto moda, le imprese fanno sempre più fatica a rimborsare le rate dei prestiti. Liquidità che serve alle aziende per investire e restare competitive sul mercato. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la misura in questione prevede la sospensione della quota capitale, con le aziende che dovrebbero versare solo una quota degli interessi con una piccola maggiorazione.

 

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La promessa di Urso

La moratoria dei prestiti era stata promessa dal ministro del MIMIT, Adolfo Urso, nel corso del Tavolo della Moda riunitosi il 6 agosto. In quella seduta, per la verità, fu promessa anche l’introduzione della possibilità di saldo e stralcio per le imprese raggiunte dal Fisco in merito al credito di imposta. Promessa che è poi svanita e tramontata un mese dopo. Il prossimo Tavolo della Moda dovrebbe riunirsi il 20 gennaio 2025.

Transizione ecologica e digitale

Da mercoledì 11 dicembre, le PMI della moda possono iniziare a presentare le domande di richiesta per accedere ai fondi per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy. In particolare, il focus è la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti. Il governo, tramite Invitalia, ha stanziato 15 milioni di euro, di cui 5 milioni per il 2023 e 10 per il 2024. Il contributo statale previsto è a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60.000 euro. (mv)

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