Quella che è partita come indiscrezione comincia a sostanziarsi come notizia di mercato. Perché, stando al Sole 24 Ore, la trattativa per la cessione di una quota di Furla prende forma. Spuntano i nomi (i primi, per lo meno) di soggetti interessati a investire e i primi contorni dell’operazione. Sul dossier del brand pellettiero, il cui advisor nell’operazione è Lazard, innanzitutto ci sono fondi di private equity e non eventuali partner industriali.
Spuntano i nomi su Furla
I primi due nomi, dunque, sono di quelli ben noti alla business community della moda. Uno è L Catterton, fondo collegato alla famiglia Arnault (LVMH) che vanta già partecipazioni in Birkenstock, Etro e Ganni (per fare qualche esempio). L’altro è Style Capital, che invece ha quote in MSGM e Luisaviaroma. Molto di più, non si sa. Non si parla ancora del valore del brand. Né, tanto meno, è noto se l’investitore entrerà con “un’ampia minoranza – come scrive il Sole 24 Ore – o con la maggioranza”. All’operazione seguirà presumibilmente anche una riorganizzazione delle quote in capo alla famiglia fondatrice. In questo momento Furla fa capo a Giovanna Furlanetto, tramite Bloom Holding (che ha riassorbito le azioni di TIP quando è tramontata l’ipotesi di quotazione), e agli eredi di Carlo, fratello di Giovanna.
Foto dai social
Leggi anche:
- Tra voci di cessione e un CEO che se ne va, il bilancio di Furla
- Pare che la famiglia Furlanetto voglia vendere Furla
- Furla evita l’IPO per non essere schiava dell’incubo dei ricavi