Un trader di pelli veneto, un calzaturificio pugliese e un suolificio marchigiano nella classifica FT delle imprese europee a più alto tasso di crescita

La pugliese Leo Shoes, la marchigiana Suolificio Mannini Romano e la veneta Lapelle sono le imprese dell’area pelle presenti nella lista delle società europee a più alto tasso di crescita stilata dal Financial Times, elenco dove compaiono solo 186 imprese italiane. La Leo Shoes di Casarano ha avuto un incremento di fatturato del 280% dal 2012 al 2015, chiuso a 44,897 milioni di euro (206 dipendenti), mentre Lapelle ha registrato un incremento di fatturato del 731% dal 2012 al 2015, chiuso con ricavi a 2,534 milioni di euro e 4 dipendenti. Lapelle è un’azienda che produce e vende pelle italiana di alta qualità in tutto il mondo, principalmente nei mercati europei ed asiatici. L’azienda è stata fondata nel 2006 da due giovani imprenditori, Andrea Fabris ed Alessandro Trinca, provenienti da tradizioni familiari conciarie, e opera nel distretto della concia di Arzignano, Vicenza. Il suolificio Mannini ha incrementato il proprio fatturato del 115% dal 2012 al 2015, arrivando a 5,161 milioni di euro di ricavi e impiega 33 dipendenti. L’azienda opera da oltre 40 anni nel distretto calzaturiero marchigiano e ha la sua sede a Sant’Elpidio a Mare (Fermo). “Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento che premia investimenti e sforzi degli ultimi anni” ci dice Angiolo Mannini, fratello di Massimo che insieme guidano l’azienda fondata dal padre Romano. “Il merito va attribuito principalmente alla visione strategica della nostra famiglia, implementata da un management molto dinamico, determinato e competente. Ci siamo infatti impegnati per rendere la nostra società più flessibile e competitiva, con un portafoglio clienti diversificato in termini di prodotti e mercati, che speriamo garantirà la crescita della nostra società nel medio e lungo termine. Guardando al futuro, con ottimismo, intendiamo proseguire nell’acquisizione di quote di mercato in Italia e all’estero, con un occhio sempre attento alla marginalità e all’ottimizzazione dei costi”. (mv)

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