Il quadro lo ha delineato il 21 aprile 2023 Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, con Bloomberg Television: “Non abbiamo una situazione di credit crunch ora, ma abbiamo una riduzione del credito certamente per il settore delle imprese”. È un quadro, detto in altri termini, dove ancora non si osserva la stretta del credito, ma dove le maglie del sistema finanziario si stanno stringendo. È il quadro in cui si muovono le imprese italiane, della moda e non solo. Ne parliamo su “Lo Spettro della Stretta”, articolo di “Credito”, mensile numero 6 – 2023 de La Conceria.
Lo spettro del credit crunch
L’origine dei problemi, come spieghiamo diffusamente dalle pagine di Credito, è il rialzo dei tassi operato da BCE a partire da settembre 2022. Rialzo che intende contrastare l’inflazione, ma che, rendendo più caro il denaro, rende anche più onerosi gli strumenti finanziari per imprese e famiglie. “L’indagine ISTAT mostra come la quota di aziende manifatturiere che non ottengono i prestiti richiesti era già in aumento nella prima metà del 2022 e sopra i minimi del 2021 – si legge in Lo Spettro della Stretta –. Una parte significativa delle imprese industriali non sta ottenendo i prestiti richiesti, che sono soprattutto per la liquidità necessaria alla propria attività”.
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