Il calzaturiero del Brenta fa squadra con lo sportsystem di Montebelluna. Il Politecnico di Vigonza e il Distretto trevigiano della scarpa sportiva hanno siglato un accordo “per lo sviluppo e l’integrazione di programmi di formazione avanzata, divulgazione e co-working”. L’attività sinergica riguarderà i temi della sostenibilità, l’utilizzo di nuovi materiali e l’Industria 4.0. La partnership ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle aziende, ma anche creare un contatto tra formazione e mondo del lavoro.
Sinergie per la formazione avanzata
Il presidente del Politecnico Calzaturiero di Vigonza, Franco Ballin, e quello della Fondazione e Distretto Sportsystem, Andrea Parisotto, hanno siglato l’accordo che vedrà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto. Obiettivo: confrontare esperienze e risultati sviluppando progetti di comune interesse. In altre parole: puntare l’attenzione su attività di ricerca sulla sostenibilità, nuovi materiali e Industria 4.0.
Ricadute concrete
Le parti svilupperanno attività di orientamento per favorire l’incontro tra il mondo della formazione e quello del lavoro. Inoltre, erogheranno percorsi specialistici a favore di giovani e inoccupati. Promuoveranno momenti di divulgazione sulle nuove tecnologie di digital manufacturing. Il Politecnico Calzaturiero, in particolare, metterà a disposizione i propri laboratori, il FabLab e concorderà un programma di aggiornamento per le imprese del Distretto Sportsystem.
I commenti
“Con questo accordo, puntiamo a rendere ancora più stretta la collaborazione con lo Sportsystem avviata tre anni fa, che ha portato alla realizzazione di corsi per lavoratori attivi e disoccupati nel territorio di Montebelluna. In particolare, ci concentreremo sull’ampliamento della proposta formativa e sullo sviluppo di progetti di ricerca sul tema della sostenibilità, con l’obiettivo di innovare prodotti e processi” commenta Ballin. “Questo accordo è la concreta e tangibile dimostrazione che vogliamo in modo determinato fare squadra. Il tutto, favorendo l’integrazione di know-how, R&D, tecnologie e best practice complementari”, aggiunge Parisotto. Il fine è quello “di migliorare l’eccellenza e la competitività dei nostri distretti industriali e ribadire ancora una volta che noi facciamo camminare e giocare il mondo” ha aggiunto Parisotto.
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