La pelle sale in cattedra, ancora una volta. In questo caso per “Conoscere il cuoio”, come da titolo del seminario del consorzio Cuoio di Toscana per gli studenti di Polimoda Firenze. Il 29 gennaio si è tenuta una speciale lezione di approfondimento sulla produzione del cuoio da suola, tra tradizione e innovazione. Il workshop è organizzato nell’ambito dei laboratori curati per l’istituto internazionale di moda da Lineapelle.
Il seminario
L’incontro ha avuto luogo nell’Aula Magna di Villa Favard a Firenze, sede della fashion school. Vi hanno partecipato gli studenti dei corsi undergraduate in Product Management e in Fashion Marketing & Communication. Tra i temi trattati nel corso del seminario, ha generato grande curiosità la spiegazione dei processi per la lavorazione artigianale del cuoio. Qualche esempio? È il caso della concia lenta al vegetale. Basata sull’utilizzo di tannini ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho, rende il cuoio compatto, traspirante, resistente, al contempo flessibile ed ecosostenibile.
Non solo tradizione
Il consorzio Cuoio di Toscana ha voluto sottolineare “lo stretto legame che il cuoio ha con lo stile”, ovvero il posizionamento del prodotto finito all’interno del comparto moda. “Le diverse tecniche di lavorazione, sempre più innovative – hanno spiegato dal consorzio – permettono di arrivare alla produzione di prodotti originali ed eclettici. Non solo, ma anche in grado di contribuire alla realizzazione delle idee creative alla base delle collezioni dei più importanti fashion brand internazionali”.
Ricerca e innovazione
Una delle carte vincenti che fa innamorare il mondo del cuoio è “il rispetto di standard qualitativi elevati, garantiti da un controllo continuo e da innovativi sistemi di certificazione”. L’attenzione dedicata poi alla tracciabilità di ogni prodotto targato Cuoio di Toscana determina un valore aggiunto fondamentale per rispondere alle odierne esigenze del mercato della moda. (mvg)
Foto da account Facebook di Cuoio di Toscana