La formazione professionale è ripartita e funziona. In questo momento di emergenza, se ne parla forse troppo poco, ma “la formazione è il vero strumento per progettare il futuro”. Ne è convinto Franco Baccani, presidente dell’Alta Scuola di Pelletteria italiana di Scandicci, che racconta quanto i percorsi formativi per futuri pellettieri siano (da un certo punto di vista, clamorosamente) “performanti. Noi lavoriamo anche con le agenzie interinali: il placement dei ragazzi che escono dalla nostra scuola è molto alto, anche in questo momento”, spiega. L’Alta scuola è stata chiusa da marzo a giugno 2020, ma a settembre è ripartita coi propri corsi e non si è più fermata. Ha anche sviluppato importanti progetti nell’ambito dell’economia circolare (da Burberry a San Patrignano) e coinvolgendo in prima persona portatori di handicap.
La voglia di lavorare nei giovani c’è
“È uno dei temi centrali di Next Generation EU e se ne parla poco. La formazione è un investimento continuo e costante, che rigenera socialità e valore. Per investire bisogna creare strutture di eccellenza. È l’unico modo di andare avanti” spiega Baccani. “Stiamo formando persone che hanno bisogno di essere preparate anche in base alle nuove evoluzioni tecnologiche e ai nuovi processi industriali”. La voglia di lavorare nei giovani c’è. “Dobbiamo consolidare l’entusiasmo che c’è nei ragazzi. I giovani vogliono essere parte attiva del nostro Paese, non soggetti passivi”.
Le ricollocazioni
Guardando al prossimo futuro, l’esigenza di maggior formazione si farà ancora più forte. “Presto ci sarà anche da fare un intervento di riqualificazione su diverse persone che, ahimè, perderanno il lavoro – commenta Baccani -. La pelletteria dovrebbe tornare a crescere nell’ordine del 13-15% nel 2022”. Del resto, già “nel quarto quadrimestre 2020 la gran parte dei brand ha iniziato a recuperare. È un settore che ha buone prospettive”.
Da Burberry e San Patrignano
Tra i nuovi progetti dell’Alta Scuola c’è una collaborazione con Burberry che ha coinvolto la comunità di San Patrignano. Si tratta di un’iniziativa di economia circolare, basata sul recupero e la rigenerazione di borse ormai invendibili. “Un progetto molto attuale se si considera che stanno cambiando le normative in questo senso – spiega Baccani -. Non si possono più distruggere i prodotti moda perché non si vendono. Non è più possibile. Questo va contro la tutela del green. Si possono sfruttare le materie prime dando loro un’altra vita”. Questo tipo di attività di recupero sarà portata avanti anche nei futuri percorsi formativi della scuola.
Corsi per diversamente abili
Un altro progetto, che Baccani definisce “davvero emozionante”, è quello avviato con alcune persone disabili. “Si sono sentite utili, attive, protagoniste all’interno dei laboratori. Non più addetti di serie B – racconta Baccani -. Noi abbiamo dato loro una dignità di lavoratori che ci ha restituito una grande soddisfazione e forza d’animo. È stata un’esperienza molto forte. Poter parlare e condividere il lavoro con queste persone, poterle mettere al centro dei percorsi di formazione: come meritano”.
Immagini tratte da altascuolapelletteria.it
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