Pagare il giusto. Per Antonio De Matteis, amministratore delegato di Kiton, se attirare e poi trattenere addetti è un problema della manifattura moda italiana, la soluzione è semplice. “Se vogliamo attirare le persone, se soprattutto vogliamo che i giovani si appassionino al lavoro – ci dice dalle colonne del mensile n. 2 – 2023, dal titolo Lavoro –, dobbiamo offrire stipendi che consentano di vivere tranquillamente la quotidianità”.
Pagare il giusto
Il numero 2 – 2023 del mensile La Conceria, dicevamo, è dedicato proprio al tema del mismatch sul mercato del lavoro. Affrontiamo il tema con gli imprenditori di tutta la filiera della pelle. Non solo: anche con formatori e dirigenti scolastici. Abbiamo deciso di contattare De Matteis (nella foto) non solo perché vertice di un gruppo in salute, che ha di recente comunicato per il 2022 un fatturato di 163 milioni (+25% su base annua). E non solo perché è un manager influente, appena nominato alla presidenza di Pitti Immagine (dove tra i consiglieri trova, tra gli altri, Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda). Ma perché negli scorsi mesi si è molto speso proprio sul tema del recruitment. Qual è a suo avviso il trattamento economico giusto? “Sono dati consultabili a bilancio. Il costo medio per addetto del gruppo Kiton è tra i 42 e i 43.000 euro, mentre molti colleghi si attestano nella media 23-27.000”.
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