Diego Della Valle disegna l’artigiano del futuro. Con una laurea breve in tasca e con la padronanza di una o due lingue. “Dobbiamo spiegare ai giovani che essere artigiani del futuro è un mestiere straordinariamente nobile” afferma Diego Della Valle, patron di Tod’s, a margine della presentazione della collezione maschile del brand avvenuta alla Fashion Week maschile di Milano. Più che sulla collezione e sulla sua azienda, l’imprenditore marchigiano si è concentrato sulla figura dell’artigiano, sul suo futuro e sulla necessità di renderlo un mestiere cool per le giovani generazioni.
“Essere artigiano è cool”
“Sei proprietario delle tue mani. Le tue mani sono la tua azienda e quindi, se ti impegni, sei anche un uomo libero e indipendente – dice Della Valle -. Se noi imprenditori ci impegniamo a far capire ai giovani che il lavoro manuale è cool, questo può essere il momento per delineare e indicare la direzione a chi sta cercando un futuro”. Ma è chiaro che dal lanciare un messaggio che essere artigiano è cool a un giovane che si iscrive a una scuola professionale o a un corso di formazione, ne passa. Quindi?
Imprese unite per sostenere la scuola
Il potenziamento della formazione passa anche attraverso un’alleanza tra imprese. “Ciascuna secondo le proprie competenze potrebbe dare una mano agli istituti professionali dal punto di vista finanziario, ma anche dell’esperienza” è la proposta lanciata da DDV. Ma la domanda chiave è quella che pone il Corriere della Sera. Come convincere un giovane che essere artigiano è cool? “Bisogna farlo sentire orgoglioso di ciò che fa: un artigiano oggi è merce rara e molto conteso” replica Della Valle. Il quale, poi, indica le direttrici del suo modello di sviluppo. Per esempio: lauree brevi per l’artigianato e l’apprendimento di una lingua.
Da Tod’s 100 nuovi artigiani all’anno
Su Il Giornale, infine, Della Valle racconta l’iniziativa intrapresa all’interno di Tod’s per gestire il ricambio generazionale degli addetti: la Bottega dei Mestieri. “Questo ci permette di istruire un centinaio di giovani all’anno”. L’artigianato, conclude, è una professione ecosostenibile perché “se una cosa è fatta bene dura più a lungo”. (mv)
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