Formazione: Pellemoda e Mita, Politecnico Calzaturiero coi Comuni

Le collaborazioni formative nei distretti

Non a caso formazione fa rima con collaborazione. Aziende, istituti formativi e istituzioni uniscono le forze per rispondere alla richiesta formativa nel settore moda. In Toscana è il caso del progetto di Pellemoda e Mita Academy che, in collaborazione con ASEV, hanno da poco lanciato il Corso di Tecnico di pelletteria e abbigliamento Pelle. Mentre in Veneto il Politecnico Calzaturiero ha chiamato a raccolta i sindaci della Riviera del Brenta per studiare insieme nuove strategie per attrarre i giovani nel campo della moda d’alta gamma.

Corso Pellemoda e Mita

Si tratta di un percorso formativo della durata di due anni che sarà ospitato negli spazi di Pellemoda (in foto). Il corso mira a trasferire ai 25 studenti partecipanti “competenze spiccatamente legate alla digitalizzazione del processo e del prodotto”, ma anche “le tradizioni artigianali d’eccellenza per la realizzazione di accessori moda”. In modo tale da formare addetti “in grado di lavorare per la gestione ottimale della filiera produttiva, con un approccio digitale e pratico/operativo”, riporta una nota stampa. Le iscrizioni sono aperte fino al 12 ottobre 2024.

 

 

Politecnico Calzaturiero e Sindaci della Riviera

I Comuni tra le province di Venezia e Padova al lavoro insieme al Politecnico Calzaturiero per salvaguardare il futuro della tradizione calzaturiera del distretto brentano. Come? Attraverso i giovani che l’ente formativo e le amministrazioni ambiscono ad attirare come nuovi addetti. “Il territorio ha sete di nuove competenze tecnologiche – ha dichiarato in una nota il Presidente del Politecnico Calzaturiero, Siro Badon –, la tradizione può dare futuro e stabilità a quanti desiderano avviare una carriera nell’ambito della moda”. La collaborazione con i Sindaci, riuniti in un pool operativo, ha appena preso avvio e proseguirà a metà novembre con la presentazione di proposte da parte degli amministratori. “Gran parte del benessere dei nostri territori deriva dalle scarpe, che ancora oggi – conclude Badon – possono dare futuro a tanti giovani curiosi di apprendere i segreti di una manifattura d’eccellenza come la nostra”. (mvg)

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