I giovani? Smanettoni che non vogliono sporcarsi le mani. Giovanni Fabiani e Rodolfo Zengarini: “La cultura dell’artigianalità non interessa”

La manifattura non interessa ai giovani? Colpa anche della scuola. Lo affermano alcuni imprenditori invitati dall’opinionista Klaus Davi a partecipare a un’inchiesta sul made in Italy. Secondo la loro opinione, la scuola non alimenta la cultura dell’artigianalità. In sintesi: nessuno vuole sporcarsi le mani. I Millennials sono interessati ad aprire start-up o a specializzarsi solo nella vendita, nel marketing o nella comunicazione. Secondo Giovanni Fabiani, titolare dell’omonimo calzaturificio di Fermo: “Questa è la generazione di Facebook e degli smartphone. Ho provato a inserirne diversi nelle nostre fabbriche. Il lavoro passa così, senza apparire come qualcosa di fondamentale. Orlatura? Tagliatura? Specializzazioni che non interessano. Il problema è generazionale, perché se questi ragazzi non cambiano testa, noi potremmo in un futuro persino chiudere”. Secondo Rodolfo Zengarini, ceo dell’omonimo gruppo di Montegranaro: “La generazione di Zuckerberg sarà tecnologicamente ferratissima sulle nuove tecnologie, ma ha sempre lo sguardo fisso sull’orario di lavoro. Ed è grazie anche alla politica, che alimenta illusioni e spesso le finanzia, che si coltiva il disprezzo per l’artigianato. E questo è il risultato”. Zengarini punta il dito contro i finanziamenti pubblici a quelle start-up destinate in gran parte a fallire nel breve termine. (mv)

 

 

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