“Cultura, creatività, giovani, Mezzogiorno: sono questi i punti di forza del concorso, che ha una specifica attenzione all’inclusività di alcune fra le fasce deboli della popolazione”. Nasce così, un anno fa, il concorso di idee Go Sud, promosso e organizzato dal Gruppo dei Cavalieri del Lavoro del Mezzogiorno. 12 mesi di coinvolgimento creativo e condivisione che si concludono oggi, alle 18 presso la Sala del Toro Farnese del MANN (Museo Archeologico Nazionale) di Napoli, con la premiazione dei vincitori delle due Azioni previste dall’iniziativa. La prima chiamava a raccolta videomaker di età compresa tra i 18 e i 25 anni ai quali è stato richiesto “di valorizzazione i luoghi della cultura presenti nei “centri minori” (con una popolazione fino a 15mila abitanti) delle regioni del Mezzogiorno”. La seconda chiama in causa anche la pelle, perché ha proposto “lo sviluppo di merchandising di alta gamma ispirati alle collezioni permanenti dei musei”. Di questa Azione i finalisti sono 3 (nei riquadri): “Emanuela D’Angelo con il prodotto Nabracelet, bracciale con ciondoli/miniature raffiguranti opere d’arte, ispirato alle collezioni museali del Mezzogiorno; Nesis-Gli Amici di Nisida, laboratorio di ceramica con i ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida con “Piatti in ceramica”, ispirati alla collezione del Museo Archeologico di Capua; Samb&Diop, laboratorio L’Avventura di Latta con i rifugiati politici ed immigrati africani con “Iside alata” (bracciale e girocollo con ciondolo), ispirato a Iside, presente nella Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli”. Montepremi complessivo: 27.000 euro. Quasi 50 i partecipanti. Presidenti delle due giurie: i Cavalieri del Lavoro Gianni Russo, presidente della conceria Russo di Casandrino, e Massimo Moschini, presidente di Laminazione Sottile. “La creatività dei giovani e del terzo settore – dice Gianni Carità, Presidente del Gruppo del Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro -, adeguatamente suscitata, può valorizzare i beni culturali per un turismo sostenibile, in linea con un’etica di sviluppo che da sempre ci appartiene”.
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