Scuola dei mestieri, Scuola di fabbrica e Accademia tecnica. Sono questi i tre percorsi in cui si articola l’École de l’Amour, la scuola per gli artigiani di domani lanciata da Gucci e inserita in Gucci Equilibrium, il progetto della griffe dedicato alla sostenibilità. La scuola coinvolgerà anche il Gucci ArtLab di Scandicci, il nuovo stabilimento da 37.000 metri quadri inaugurato lo scorso aprile: qui gli studenti che sceglieranno il percorso in Scuola dei mestieri trascorreranno un semestre durante il quale acquisiranno competenze professionali sull’intero processo di progettazione e realizzazione dei prodotti di pelletteria. Con il secondo percorso, quello della Scuola di fabbrica, gli allievi Gucci apprenderanno attraverso un piano di lezioni bimestrali svolte nelle fabbriche del brand le tecniche per divenire “operatore di produzione”, figura specializzata in particolari operazioni di pelletteria. L’Accademia Tecnica, il terzo e ultimo percorso, è invece rivolta ai dipendenti della griffe e prevede una serie di corsi tecnici di aggiornamento. A trasferire la conoscenza ai più giovani saranno artigiani specializzati e dirigenti Gucci che ritaglieranno del tempo per dedicarsi a questa mansione, nonché ex collaboratori della griffe ora in pensione. “Il patrimonio di Gucci è costituito dagli individui e dai loro saperi – spiega Marco Bizzarri, ceo di Gucci –. La formazione è lo strumento più potente di cui disponiamo per ottimizzare le competenze dei nostri collaboratori e l’eccellenza dei nostri prodotti. Non è un caso che l’École de l’Amour sia nata dal Gucci ArtLab, perfetta espressione della cultura d’azienda che costruiamo e sviluppiamo in un laboratorio d’idee che favorisce l’apprendimento e l’acquisizione di competenze in un ambiente in cui lavoriamo con passione, o piuttosto dovrei dire con amore”. A proposito di formazione sul territorio, a breve distanza dalle attività del Gucci ArtLab, nel comune di Bagno a Ripoli, Fendi prevede di inserire nel suo nuovo stabilimento una scuola interna per i dipendenti capace di partecipare a progetti di formazione istituzionali (del Comune e della Regione Toscana) con scuole di pelletteria e con scuole superiori. Un tassello in più nel puzzle della concorrenza nella Leather Goods Valley toscana di cui vi parleremo sul numero 1 – 2019 de La Conceria nel suo nuovo format mensile. Una competizione che passa dalle strategie delle aziende del lusso per la promozione del proprio capitale umano e dei talenti sul territorio.
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