I giovani e la scarpa di domani. Alla luce di tutto quello che sta accadendo sotto il profilo della tecnologia e della comunicazione. Ma anche della valorizzazione della tradizione manifatturiera. Sono i temi affrontati a Padova (sabato 9 novembre) durante il convegno “L’eccellenza del saper fare tra tradizione e innovazione: le professioni si raccontano“. A organizzarlo, il Politecnico Calzaturiero nel contesto del progetto #orientati della Regione Veneto.
Obiettivi
Platea privilegiata del convegno erano i giovani. Alias, i futuri operatori della calzatura veneta e italiana. Obiettivo numero 1: una serie di testimonianze di operatori del settore. Obiettivo numero 2: esplicitare quali cambiamenti stanno caratterizzando il mercato della moda. E spiegare quali innovazioni stanno affrontando le aziende del settore calzaturiero.
Interventi
L’incontro è stato aperto dall’intervento di Enrico Purgato, general manager di ID Factory. L’azienda ha sviluppato un’applicazione che raccoglie tutte le informazioni su qualità, sicurezza e provenienza dei prodotti e delle materie prime. Tra cui pelle, tessuti e sintetici. Giorgio Raccanelli, fondatore di TRYA, ha illustrato il funzionamento di Snapfeet. È un’app molto innovativa che permette la creazione di un modello fedele del piede dell’utente tramite delle foto scattate con lo smartphone. A chiudere il convegno è stata una tavola rotonda, introdotta dal direttore del Politecnico Calzaturiero, Mauro Tescaro, e moderata dal CEO, Stefano Miotto. Partecipanti: lo stilista Enzo Francesco, Marco Nalin (direttore dell’ufficio progettazione Onward Luxury Group), Katia Pizzoccaro (direttore comunicazione e marketing del calzaturificio Paoul), e il product manager Paolo Righetto.
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