Etro e Versace collaborano con l’Istituto Marangoni di Firenze. Fait Adriatica, invece, unisce le forze con il Cercal di San Mauro Pascoli. Tutte le iniziative hanno lo stesso obiettivo: coinvolgere i giovani designer e scovare nuovi talenti. “Re-think the iconic codes of Versace” è il titolo della borsa di studio offerta dalla griffe controllata dal gruppo Capri Holdings. “Unlock your creative potential” è invece l’iniziativa lanciata da Etro. In Romagna invece l’idea di Maria Pazzini ha vinto il contest del Laboratorio Creativo Cercal.
Etro e Versace
I due progetti (paralleli) targati Istituto Marangoni Firenze verranno avviati nel prossimo anno accademico. Entrambi offrono una borsa di studio del 50% della quota di iscrizione ai Master dedicati. Come specifica Fashion Network, Versace chiede agli studenti di realizzare i disegni di due borse. Per ogni borsa, il candidato dovrà sviluppare anche un paio di scarpe e un piccolo accessorio di pelletteria (un portafoglio, una cintura o un porta cellulare). Nel progetto griffato Etro, invece, gli studenti dovranno realizzare tre total look capaci di fornire idee nuove su tessuti o materiali.
Intanto a San Mauro Pascoli
Il Laboratorio Creativo del suolificio Fait Adriatica (Forlì) e di Cercal Lab ha coinvolto sei giovani: Alex Casali, Maria Pazzini, Luis Felipe Alvarez Torres, Daniela Burbano, Martina Podda e Luca Violacci. A loro (in foto, da Facebook) è stato chiesto di progettare fondi per calzature innovativi per idea, materiali, tecniche di progettazione 3D e lavorazione. Il suolificio ha scelto, nell’ordine, i progetti di Maria Pazzini Daniela Burbano e Martina Podda. In passato i lavori generati dalla collaborazione tra Fait Adriatica e Cercal sono stati esposti anche a Lineapelle. “Per mantenere la produzione nel distretto di San Mauro Pascoli occorre implementarla non solo con nuove tecnologie, ma facendo crescere i giovani talenti” commenta Riccardo Sciutto, presidente Cercal. Cesena Today riporta anche le parole di Edoardo Berardi. Il presidente di Fait Adriatica ha raccontato che un ragazzo conosciuto attraverso questo progetto sia oggi un tirocinante che il suolificio vorrebbe confermare. (mv)
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