Si sta rivelando più lunga e complessa del previsto la gestazione che porterà alla nascita del Politecnico della Concia, il progetto di formazione superiore per i vari livelli della filiera della pelle. Il rallentamento sarebbe di natura burocratica e legato all’avviamento dei corsi mentre l’impegno economico è assicurato dal presidente della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli, Paolo Gurisatti. <Nei giorni scorsi abbiamo avviato la progettazione per le attività del 2017 e a fine novembre dovrà essere approvato il bilancio preventivo – spiega Gurisatti – Al suo interno sono previsti anche i fondi per il Politecnico, quindi confermiamo l’impegno>. A tenere tutti in sospeso da circa otto mesi è l’iter che prevede, in seguito all’elaborazione dei programmi, l’approvazione da parte del Ministero dell’Istruzione e infine il via libera da parte delle Regioni. Gurisatti spiega che <stiamo lavorando quotidianamente per sbloccare la situazione vagliando tutte le possibilità che ci possono consentire di implementare il progetto>. Il Politecnico della Concia prevede la creazione di una rete tra il Politecnico Tecnologico Conciario di Santa Croce (Pisa), l’istituto tecnico Galilei di Arzignano (Vicenza) e l’istituto Ronca di Solofra (Avellino). L’obiettivo è qualificare tecnici di rifinizione con competenze di interfaccia tra pelle finita e applicazioni industriali, su sedili e divani, borse e accessori di pelletteria, calzature, abiti, prodotti di abbigliamento e tecnici di calcinaio con competenze di recupero degli scarti e ottimizzazione dei processi, depurazione dell’acqua, gestione avanzata di enzimi e prodotti chimici.
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