“La scuola è uno strumento di valore che genera un’importante ricaduta socioeconomica per il nostro territorio e rappresenta al tempo stesso un’occasione di formazione con conseguente occupazione per giovani inoccupati o lavoratori in mobilità. Per le aziende è una fonte a cui attingere per l’assunzione di personale già formato, attraverso le agenzie del lavoro e facendo ricorso ai fondi di categoria”. Parole che Franco Baccani, presidente dell’Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci, può accompagnare con numeri lusinghieri. Lo scorso anno l’istituto ha formato 275 allievi dei quali 249, vale a dire il 90,5%, sono stati assunti nel breve periodo nelle aziende del territorio. Un trend che conferma quello degli anni precedenti in relazione al numero di partecipanti ai corsi ma vede invece un incremento nella percentuale di assunzioni, mediamente pari all’83,7% nel quadriennio 2014-2017 (1096 studenti formati e 917 assunti). Tra le attività formative i corsi base di pelletteria, per addetti del settore, di pelletteria e taglio pelle, prototipia, modelleria borse, dal modello al prototipo e operatore CAD. Lo scorso maggio l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci ha annunciato l’ampliamento attraverso una joint venture con il Comune di Piancastagnaio (Siena) entrando così in un altro distretto della pelle toscano.
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