Sono 25 i miliardi per imprese e lavoratori stanziati dal governo con il decreto Cura Italia. Non solo: “Attiviamo flussi per 350 miliardi: è una manovra economica poderosa”, commenta il premier Giuseppe Conte. “Abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto approvato dal Parlamento” aggiunge Lorenzo Gualtieri, ministro dell’Economia. Il testo, approvato il 16 marzo dal Consiglio dei Ministri, intende fornire al tessuto economico del Paese le risorse per resistere alle conseguenze dell’epidemia di Coronavirus. Ad aprile, annunciano dall’Esecutivo, seguirà un nuovo decreto.
Per imprese e lavoratori
Il decreto Cura Italia ha più campi di interesse: varia da interventi su Sanità e Protezione Civile fino al salvataggio di Alitalia. Il testo si occupa anche di imprese e lavoratori, dicevamo. Prevede più di 10 miliardi per il sostegno all’occupazione e di difesa del lavoro: 1,3 miliardi vanno al Fondo d’Integrazione Salariale e 3,3 miliardi per la Cassa Integrazione in Deroga anche per aziende da 1 dipendente. Stando alle sintesi giornalistiche, il pacchetto di misure approvate da Palazzo Chigi prevede anche l’assegno da 600 euro per il mese di marzo per gli autonomi e gli stagionali. Complessivi 3 miliardi si prevedono per autonomi e liberi professionisti, per i quali si dispone anche la sospensione del versamento dei contributi previdenziali.
Chi ha bisogno di restare a casa
Il decreto del 16 marzo assicura Congedo parentale di 15 giorni e voucher baby sitter da 600 euro. Inoltre, stanzia 500 milioni per coprire l’estensione dei benefici della legge 104 a 12 giorni tra marzo e aprile. Mentre permette il conteggio come malattia dell’astensione da lavoro dei dipendenti in quarantena, il decreto prevede il congelamento dei licenziamenti dal 23 febbraio.
I luoghi di lavoro
Già il 14 marzo la presidenza del Consiglio dei Ministri ha siglato con le parti sociali e con i ministeri dell’Economia, del Lavoro, dello Sviluppo Economico e della Salute il protocollo per il contenimento del Coronavirus sui luoghi di lavoro. Il provvedimento dispone il tele-lavoro per le attività che possono essere svolte dal dipendente a domicilio e la sospensione dei reparti non indispensabili alla produzione. Si sprona, al contempo, alla sanificazione dei luoghi di lavoro e all’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio tra colleghi. Il protocollo dispone indicazioni per l’informazione dei dipendenti, l’ingresso e l’uscita dai luoghi di lavoro, oltreché la frequentazione degli stessi da parte dei fornitori.
Foto dal sito della Presidenza del Consiglio
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