Sei artisti hanno rivisitato per Louis Vuitton la borsa Capucines, dando vita alla capsule Artycapucines. Il primo modello in assoluto venne lanciato sul mercato nel 2013 e deve il suo nome a rue des Capucines, via parigina dove nel 1854 Louis Vuitton ha aperto il suo primo negozio.
Urs Fischer ha rivisitato l’iconico modello in pelle Taurillon bianca trasformandolo in una scultura pensile grazie ai sei accessori in silicone sulla catenella (fragola, banana, mela, fungo,carota, uovo).
Il modello di Nicholas Hlobo (in pelle di vitello e agnello) è ispirato alla tela Monogram di Louis Vuitton. Si anima con un fiore, composto da intricati disegni in pelle cuciti e annodati a mano.
Alex Israel ha preso spunto dalla sua celebre “onda californiana”. L’accessorio, realizzato in pelle di vacchetta, presenta colori vivaci e due pinne della tavola da surf che fungono da utili elementi decorativi.
Tschabalala Self ha scelto un esclusivo e intricato patchwork di 19 tipi di pelli, impreziosito da dettagli colorati in pelle di lucertola. Il modello è composto da 200 forme tagliate e dipinte a mano.
Jonas Wood ha disegnato un motivo ripreso dai suoi dipinti, poi stampato al digitale sull’esterno e ricamato in 3D con oltre 200.000 punti, creando un’esclusiva texture tattile. La borsa è in pelle di vitello e vacchetta.
Infine, Sam Falls ha scelto una stampa ad alta definizione ed esclusivi ricami artigianali in madreperla. La borsa è in tela di cotone, lino e jacquard, le finiture in tela e pelle di vitello.
Dal 25 giugno i sei modelli saranno disponibili (solo per telefono e in boutique) in 300 pezzi ciascuno. Prezzo di ciascun pezzo: 6.500 euro. (mv)
Immagine tratta da it.louisvuitton.com